Chi contrae una polizza vita per sé o per i familiari a carico, ha diritto ad una detrazione dall’IRPEF del 19%, un vantaggio fiscale molto interessante per chi decide di sottoscrivere questa forma di protezione.

Che cosa sono le detrazioni?

Quello delle detrazioni è un concetto legato all’annuale dichiarazione dei redditi: 730 o modello Redditi. Le detrazioni riguardano determinate spese, sostenute nell’anno a cui si riferisce la dichiarazione dei redditi (dunque per la dichiarazione 2021, le spese sostenute nel 2020), che vanno indicate nel modello dichiarativo e che, in percentuale variabile, vengono sottratte dall’imposta da versare, abbattendone l’importo.

Le spese sono detraibili in misura percentuale differente, in base alle indicazioni fornite ogni anno dall’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, in alcuni casi la legge prevede:

  • una franchigia, cioè un limite minimo di spesa al di sotto del quale non è possibile ottenere la detrazione;
  • un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione (che quindi non può superare un certo importo massimo).
  • Come funziona la detrazione dell’assicurazione vita

    Tra le spese detraibili previste dal nostro ordinamento, ci sono anche i premi assicurativi per le polizze vita stipulate per sé o per i familiari a carico.

    La detrazione spetta se chi paga le tasse, ovvero il contribuente:

  • è contraente e assicurato della polizza vita;
  • è contraente e un suo familiare a carico è il soggetto assicurato;
  • un suo familiare a carico è sia contraente che soggetto assicurato;
  • è il soggetto assicurato e un suo familiare a carico è il contraente;
  • è un familiare a carico e il soggetto assicurato è un altro familiare a carico.
  • Per i premi assicurativi non è prevista alcuna franchigia, dunque una spesa minima, ma può esserci un limite massimo di spesa su cui calcolare la detrazione pari al 19%.La detrazione spetta per le polizze sulla vita e contro gli infortuni, stipulati o rinnovati entro il 31 dicembre 2000, a condizione che:

  • la durata del contratto sia almeno di 5 anni;
  • per tale periodo non sia consentita la concessione di prestiti.
  • Mentre per le polizze stipulate o rinnovate dal 2001, la detrazione spetta a condizione che abbiano ad oggetto:

  • il rischio di morte;
  • il rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%.
  • Per le polizze vita miste, quelle che garantiscono sia in caso di morte sia in quello di sopravvivenza entro una determinata data, è detraibile solo la parte di premio riferibile al rischio morte.

    Nelle assicurazioni per invalidità, è detraibile solo la parte di premio riferita all’invalidità permanente non inferiore al 5%, in caso l’assicurazione copra anche invalidità inferiori a tale limite.

    Il limite di spesa massimo, anche in presenza di più polizze, è pari a 530 euro, dunque l’importo massimo detraibile è pari a 100,70 euro annui (il 19% di 530).

    Il limite di spesa è più elevato nei casi seguenti:

  • 750 euro per i premi aventi per oggetto il rischio di morte, finalizzati alla tutela delle persone con disabilità grave;
  • 1.291,14 euro per i premi per assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
  • Tracciabilità dei pagamenti e limiti di reddito

    Per poter detrarre il 19% del premio legato alla polizza vita, il pagamento di detto premio deve avvenire attraverso un metodo tracciabile. Non sono dunque ammessi pagamenti in contanti. Occorre quindi conservare una prova dell’avvenuto pagamento, a seconda del metodo utilizzato.

    Di seguito alcuni esempi:

  • contabile del bonifico o estratto conto;
  • copia del bollettino postale o del MAV;
  • ricevuta bancomat.
  • Inoltre ai fini dichiarativi è opportuno conservare il contratto di assicurazione, contenente i dati di contraente e assicurato in modo da verificare la legittimità della detrazione.

    Infine ricordiamo che la detrazione spetta al 19% se il reddito di chi compila la dichiarazione non supera i 120 mila euro. Al di sopra di questa soglia di reddito, la detrazione si riduce fino ad azzerarsi, come in caso di reddito superiore ai 240 mila euro.

    da generali.it