TFR nel fondo pensione, quali sono i vantaggi

I lavoratori dipendenti del settore privato possono scegliere di versare il loro TFR in un fondo pensione: scopriamo quali sono i vantaggi

All’inizio di un nuovo rapporto di lavoro, i dipendenti devono prendere una decisione importante: scegliere se lasciare il TFR in azienda o versarlo in un fondo pensione. Questa decisione può essere difficile, perché spesso i lavoratori non hanno le conoscenze necessarie per valutare le diverse opzioni. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questo tema che può essere difficile da comprendere: vedremo insieme cosa significa destinare il TFR a un fondo pensione, quali sono i vantaggi di questa scelta, i casi in cui è possibile richiedere un anticipo o il riscatto e cosa succede se si lascia il TFR in azienda.

Cos’è il TFR?

Innanzitutto, cos’è il TFR? TFR è l’acronimo di “trattamento di fine rapporto”, ossia una somma di denaro che dovrebbe ricevere il lavoratore dipendente quando termina il suo contratto con un’azienda. In passato, al termine del rapporto di lavoro, il datore di lavoro era tenuto a versare al lavoratore il TFR, comunemente definito liquidazione. Il decreto legislativo n. 252 del 2005 ha riformato il sistema della previdenza integrativa e introdotto, per tutti i lavoratori dipendenti, la facoltà di utilizzare il proprio TFR per finanziare la pensione integrativa.

Dov’è possibile destinare il TFR?

I lavoratori dipendenti del settore privato hanno la possibilità di decidere, entro sei mesi dall’inizio del rapporto di lavoro, dove far confluire il proprio trattamento di fine rapporto. Le alternative sono due: destinarlo a un fondo pensione complementare o lasciarlo in azienda. Se non viene data nessuna risposta prevale il meccanismo del silenzio-assenso e il TRF verrà versato automaticamente in un fondo pensione. Il TFR può anche essere accantonato in azienda, con la possibilità di essere incassato al termine del rapporto di lavoro. Se si sceglie di lasciare il TFR in azienda, è possibile trasferirlo in un fondo pensione integrativo in un secondo momento. Tuttavia, se si sceglie di destinare il TFR a un fondo pensione, non è possibile modificare la scelta in futuro.

TFR nel fondo pensione, quali sono i vantaggi?

Consideriamo l’ipotesi di adesione al fondo pensione tramite il versamento del TFR. Quali vantaggi comporta rispetto alla scelta di mantenere il TFR all’interno dell’azienda?

  • Tassazione: al momento del riscatto, il TFR accumulato in azienda è soggetto a tassazione separata. Viene quindi applicata un’aliquota minima del 23%. La futura rendita integrativa invece è tassata con un’aliquota del 15%, che decresce dopo il quindicesimo anno di adesione, fino a raggiungere una quota del 9%.
  • Rivalutazione: il TFR accumulato in azienda si rivaluta in una misura fissa del 1,5%. A questa percentuale va aggiunta una rivalutazione pari al 75% dell’inflazione registrata a dicembre dell’anno precedente. Il fondo pensione offre invece all’aderente la possibilità di scegliere tra diverse linee di investimento: ciò permette, specialmente se l’adesione avviene in giovane età, di sfruttare la crescita dei mercati nel lungo termine.
  • Sicurezza: se lasciamo il TFR in azienda il denaro rimane sotto la responsabilità dell’azienda, ma in questo modo potrebbe essere soggetto a gravi rischi come, ad esempio, il fallimento o la bancarotta della stessa. Il fondo pensione, invece, costituisce un patrimonio indipendente e separato da quello del gestore, che garantisce la protezione delle somme versate.
  • Flessibilità: è prevista la possibilità di richiedere l’anticipazione per quanto dovuto, dunque richiedere una parte del TFR prima del termine del rapporto di lavoro o del pensionamento.
  • Deduzione: le somme versate a carico del lavoratore (escluso il TFR) sono deducibili fino ad un massimo di 5.164,57 euro annui.
  • Nomina di beneficiari in caso di decesso: le somme accumulate nel fondo pensione possono essere ereditate dai beneficiari designati. Il titolare del fondo può indicare i beneficiari nel contratto del fondo stesso. Queste somme, inoltre, non rientrano nell’asse ereditario e non sono, quindi, soggette alle imposte di successione.

La scelta di destinare il TFR ad un fondo pensione offre numerosi vantaggi poiché, in termini di pianificazione, il fondo pensione risponde all’esigenza di garantire una rendita integrativa al momento del pensionamento, compensando l’importo previsto dal sistema pensionistico pubblico, e consente di mantenere un buon tenore di vita anche al termine dell’attività lavorativa.

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