Mercati finanziari, prospettiva globale e opportunità per gli investitori

Il quadro economico degli ultimi mesi si è dimostrato complesso per diversi fattori, ma nonostante questo le condizioni dei mercati finanziari attualmente non appaiono completamente sfavorevoli, e varie tipologie di investimento offrono prospettive accettabili, soprattutto nel caso delle obbligazioni.

Il quadro geopolitico

La situazione è incerta, soprattutto per motivi geopolitici. L’ultimo evento è il conflitto in Medio Oriente aggravatosi agli inizi di ottobre. La speranza è che la situazione si risolva al più presto, ma non si può escludere che il conflitto si prolunghi. Se il conflitto coinvolgesse altri Paesi della regione, i mercati finanziari potrebbero risentirne soprattutto per le fluttuazioni dei prezzi del petrolio e del gas. In caso di un peggioramento della situazione, i beni rifugio, come l’oro e le obbligazioni statunitensi, potrebbero aiutare a stabilizzare i portafogli degli investitori. In parallelo, il conflitto in Ucraina continua a creare problemi nel settore energetico. Inoltre, le tensioni tra Stati Uniti e Cina persistono, con conseguenze negative per gli scambi commerciali e il rischio di restrizioni ai movimenti di capitali.

La situazione negli Stati Uniti

Anche la politica statunitense è fonte di incertezza. Il Congresso ha di nuovo evitato per un soffio il default, rinviando l’aumento del tetto del debito federale al 17 novembre. È la novantesima volta che accade dalla fine degli anni ’60, ma negli ultimi anni la situazione si è aggravata. Secondo una stima dell’Ufficio di bilancio del Congresso, il deficit federale degli Stati Uniti aumenterà da 1.312 miliardi di dollari nel 2022 a 1.752 miliardi di dollari nel 2025. Questo aumento rende difficili le trattative tra i due principali partiti politici americani, creando incertezza per le agenzie di rating e gli investitori. Ci si aspetta che le trattative tra i due partiti portino ad un accordo. L’elevato deficit federale statunitense è una delle ragioni per cui i rendimenti a lungo termine stanno scendendo. Questo rafforza la previsione che i tassi d’interesse possano scendere nel prossimo anno.

La prospettiva generale e le opportunità di investimento

Nonostante le difficoltà attuali, l’economia globale sembra destinata a un rallentamento “sotto controllo” e a una diminuzione dell’inflazione. Negli Stati Uniti, la probabilità di una recessione rimane bassa. In Europa, invece, si riscontrano maggiori difficoltà dovute agli elevati tassi di interesse, e gli investitori temono un ritardo da parte della Banca Centrale Europea nel ridurli. Lo scenario più probabile, ad oggi rimane quello di un atterraggio morbido dell’economia dopo la positiva fase post-Covid. Per questo, nonostante tutto, le condizioni dei mercati finanziari non sono complessivamente negative: gran parte delle asset class offre prospettive accettabili, soprattutto le obbligazioni. Per quanto riguarda il mercato azionario, le valutazioni sono nel complesso ragionevoli: tra i settori da preferire c’è quello dell’energia, che non riflette gli aumenti già registrati dal prezzo del petrolio. In questo contesto la performance delle obbligazioni è invece stata deludente, per via del tono rigoroso delle banche centrali, dell’aumento del prezzo del petrolio e dei conseguenti timori riguardo un nuovo aumento dell’inflazione. I rendimenti restano elevati, troppo per essere sostenibili nel medio termine, soprattutto in Europa, L’opportunità è rappresentata da obbligazioni di buona qualità che hanno poche probabilità di perdere valore se tenute a scadenza e, man mano che l’economia rallenta e l’inflazione scende, gli investitori inizieranno a posizionarsi per una riduzione dei tassi d’interesse, che ne dovrebbe far aumentare le quotazioni.

Fonte: milanofinanza.it

Per un approfondimento sul tema economia e investimenti, vi ricordiamo che il 16 novembre si terrà presso il ristorante Saint Georges Premiere (situato a Monza, in Viale di Vedano 7) un evento dedicato che vedrà la partecipazione di Andrea Ragaini, vicedirettore di Banca Generali.