Economia e mercati finanziari: le prospettive per il 2024

Inflazione, crescita economica e tensioni geopolitiche, queste le sfide dell’economia che influenzeranno i mercati nel 2024

Un nuovo anno è appena cominciato, e gli investitori si chiedono quali sono le variabili chiave che influenzeranno i mercati finanziari nei prossimi mesi. Da un lato, la crescita dell’inflazione dovrebbe rallentare, permettendo alle banche di allentare le politiche monetarie restrittive, ma dall’altro le prospettive economiche potrebbero non essere del tutto positive, soprattutto per alcune aree. Ma non solo: il nuovo anno potrebbe vedere nuove sfide, legate alle tensioni internazionali e ai prossimi appuntamenti politici. Analizzeremo di seguito quali sono i fattori che secondo gli esperti potrebbero caratterizzare l’economia in questo 2024 appena iniziato.
(fonti: finanza.repubblica.it e fundspeople.com)

1. Inflazione e politica monetaria

Il 2024 potrebbe essere l’anno della svolta per l’inflazione, che dovrebbe iniziare a rallentare la sua crescita. Nell’Eurozona, l’inflazione è già scesa al di sotto del 3%, dopo aver raggiunto un picco di oltre il 10% nel 2022. Negli Stati Uniti, l’inflazione si è attestata alla fine del 2023 intorno al 3%, dopo il picco di oltre il 9%. Questa tendenza di diminuzione dei prezzi dovrebbe continuare nel 2024, a causa di una crescita economica più lenta e di condizioni di finanziamento più restrittive. Il calo dell’inflazione dovrebbe portare a un allentamento delle politiche monetarie restrittive da parte delle banche centrali.

Tuttavia, è importante essere cauti di fronte a possibili pressioni sui prezzi. Le tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente, potrebbero destabilizzare i mercati energetici, come dimostrato dalla storia recente. Quindi, cosa ci aspetta nel 2024? Se all’inizio del 2023, le banche centrali si chiedevano di quanto aumentare i tassi di interesse, ora la domanda è per quanto tempo ancora mantenere una politica monetaria restrittiva. Tra qualche mese, è possibile che la domanda riguarderà quando e come le banche centrali inizieranno a ridurre i tassi di interesse.

2. Crescita economica

Un’altra grande incertezza riguarda la crescita economica. L’Economic Outlook dell’OCSE, pubblicato di recente, ha previsto che le economie avanzate subiranno un rallentamento della crescita sempre più marcato a causa dei tassi di interesse, che sono ai massimi da due decenni. La grande incertezza in questo contesto è rappresentata dalla Cina, che non è ancora riuscita a dare il via a una vera ripresa. Le misure di allentamento monetario e fiscale non hanno avuto l’effetto sperato e il paese è alle prese con una crisi del settore immobiliare, che sta diventando un ostacolo strutturale. Questa crisi rivela i limiti di un modello di crescita che ha privilegiato gli investimenti rispetto ai consumi.

Anche l’Europa non sta vivendo un momento favorevole. Dopo un periodo di quasi stagnazione, l’area euro è entrata in una recessione lieve. Il motivo principale di preoccupazione è il credito bancario, che è diventato più costoso a causa della stretta monetaria. Questo sta frenando gli investimenti, in particolare nel settore delle costruzioni. Inoltre, i mercati finanziari sono sempre più attenti al debito pubblico dei Paesi europei. I governi saranno quindi costretti a prendere misure per ridurre il debito, e questo aumenterà i rischi economici per alcuni Paesi.

Al di là dell’Atlantico, l’economia statunitense ha dimostrato finora una sorprendente resilienza, grazie a consumi solidi e un mercato del lavoro forte. Tuttavia, anche qui i rischi non sono da sottovalutare. Le aziende stanno diventando più prudenti nelle assunzioni, e se la disoccupazione dovesse aumentare in modo significativo, non è da escludere il rischio recessione nel 2024.

3. Appuntamenti politici e tensioni globali

Infine, il 2024 potrebbe essere caratterizzato da nuovi rischi legati alle incertezze politiche e geopolitiche. Il conflitto geopolitico recente non ha avuto un impatto immediato sui mercati, ma le incertezze e i timori crescenti potrebbero indebolire il sentiment degli investitori e influire sui prezzi degli asset. Inoltre, i prolungati eventi geopolitici potrebbero avere conseguenze concrete per le imprese globali.
Negli Stati Uniti, invece, la volatilità potrebbe aumentare a causa del periodo elettorale e potrebbe essere ulteriormente aggravata dalla competizione tra due candidati polarizzanti.

In conclusione, il prossimo anno sarà un periodo in cui gli investitori dovranno essere prudenti e pronti a fronteggiare i rischi e cogliere le opportunità di un panorama finanziario globale in costante cambiamento. La chiave del successo sarà una scelta accurata delle azioni da inserire in portafoglio, soprattutto per gli investimenti a lungo termine. Gli esperti consigliano di puntare sulla diversificazione e sull’analisi fondamentale per ridurre il rischio e proteggersi dall’inflazione e dagli alti tassi di interesse. Il mondo obbligazionario, dopo più di un decennio di tassi a zero, potrebbe tornare ad essere un elemento fondamentale per la costruzione e la diversificazione dei portafogli degli investitori.

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