La “primadonna” di Generali. L’Allegoria della Previdenza di Ivan Rendić

Generali e previdenza: un binomio antico che non solo si concretizza con soluzioni a tutela delle persone e del loro futuro nate fin dal diciannovesimo secolo, ma anche attraverso l’arte con la cosiddetta “primadonna” di Generali.

Si tratta di un gruppo scultoreo che si trova a Trieste a palazzo Geiringer di Assicurazioni Generali, inizialmente in cima allo scalone d’onore, oggi nel salone delle assemblee, e rappresenta l’allegoria dell’assicurazione o della previdenza, o semplicemente di Generali.
È di una bellezza folgorante.

Ivan Rendić, Allegoria della Previdenza (1886-1888)
Archivio Storico Assicurazioni Generali
ph. Massimo Gardone

Una guerriera, con lo sguardo fiero e il corpo sinuoso protetto da un’armatura che ne disegna le forme. Sensuale nel suo essere ferma, sicura, plastica e potente.
È in piedi, coperta da un mantello sulle spalle e riparata da uno scudo infilato nel braccio sinistro.
Lo scudo però non serve a proteggere sé stessa, protegge altresì una figura minuta è anch’essa una donna, giovane, nuda, spaurita. Sembra aggrappata al fianco della guerriera, anche se con una mano si protegge gli occhi quasi a non voler vedere, eppure osserva, osserva ai suoi piedi il mostro che è pronto a divorarla.

Una donna che protegge e mantiene, che è pronta a sferrare l’attacco ma sa anche starsene di guardia con una mano sul più debole e l’altra sulla cassaforte, per proteggere capitale umano e materiale.

E Generali, che ha commissionato quest’opera sarà antesignana in fatto di previdenza e di quello che oggi conosciamo come “welfare” aziendale.

Visita il sito dell’Archivio Storico Assicurazioni Generali per approfondire la storia della “primadonna” di Generali.

LA STORIA DELLA PREVIDENZA GENERALI

La prima proposta di dar vita a una forma di assistenza per i dipendenti puntava a formare un fondo per poter garantire delle pensioni agli impiegati inabili, alle vedove e agli orfani degli impiegati deceduti dopo dieci anni di continuato servizio. Dopo lunghe e ponderate valutazioni, il progetto venne approvato dall’assemblea degli azionisti e un fondo per prestazioni a favore delle famiglie in caso di morte dei dipendenti fu attivato a partire dal 1° gennaio 1855. L’adesione al sistema da parte dei singoli dipendenti era su base volontaria.

La Cassa Pensioni, poi Cassa di Previdenza e infine Fondo di Previdenza, coinvolgevano al contempo gli impiegati e le loro famiglie, offrendo loro un valido sostegno in casi di difficoltà quali decesso, invalidità, malattia e infine vecchiaia. Allo stesso tempo, questo intervento accresceva nel dipendente il senso di appartenenza e il legame di fedeltà con la compagnia.