Trend turismo 2024: voglia di vacanze ma in pochi assicurano il viaggio

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Un’indagine sui trend del turismo per il 2024 mostra che l’estate sarà la stagione dei viaggi per molti italiani; rimane però bassa la propensione ad acquistare un’assicurazione prima di partire

Nonostante le sfide globali, tra tensioni geopolitiche e incertezze economiche, la passione per i viaggi rimane forte in tutto il mondo. Il rapporto Holiday Barometer 2024 diffuso da Europ Assistance e giunto alla sua 23esima edizione, rivela come i viaggiatori si stanno adattando al nuovo scenario e quali sono i trend emergenti per il futuro del turismo.

Il contesto attuale non ferma la voglia di viaggiare

Quasi tutti gli italiani (80%) sognano le vacanze estive e, coerentemente con la media europea, si dichiarano felici o molto felici al pensiero di viaggiare. Un’ampia maggioranza (69%) ha già pianificato almeno una vacanza estiva, e ben il 39% di questi non si accontenta di farne una sola, posizionando l’Italia tra i paesi europei con la maggiore propensione alle ferie multiple.

Nonostante il 52% degli intervistati tema che l’inflazione possa incidere sui loro programmi di viaggio, confermando la natura attenta al risparmio degli italiani, il budget medio per le vacanze estive 2024 si aggira sui 2.041 euro. Si tratta di una cifra inferiore alla media europea, ma in aumento del 15% rispetto al 2023: un dato che dimostra la volontà degli italiani di non rinunciare ad un meritato momento di riposo, nonostante le difficoltà economiche.

Le mete preferite e le nuove tendenze

L’Italia è la meta preferita dai viaggiatori di tutti i paesi europei e nordamericani, mentre gli italiani prediligono la Spagna per i viaggi all’estero (13%), seguita da Francia (10%) e Grecia (7%). Per quanto riguarda le destinazioni, il mare domina le preferenze con il 72% delle scelte, mostrando un aumento del 9% rispetto al 2023. Le città d’arte sono la seconda scelta, preferite dal 30% degli intervistati con un incremento del 4%, seguite dalla montagna, scelta dal 25% con lo stesso incremento percentuale rispetto al 2023.

Tra le nuove tendenze, cresce l’interesse per il turismo slow e sostenibile come risposta all’overtourism: il 78% degli italiani (il dato più alto in Europa) esprime il desiderio di sperimentare lo slow tourism nei prossimi anni per scoprire le tradizioni e la cultura locale, mentre il 74% sarebbe disposto a esplorare destinazioni meno convenzionali. In generale, gli italiani sono tra i più propensi in Europa ad adottare comportamenti sostenibili durante i viaggi (93%), come tutelare le risorse e le economie locali e ridurre il proprio impatto ambientale.

Le preoccupazioni dei viaggiatori

Quest’anno, vari fattori influenzano la scelta della destinazione, tra cui i conflitti armati (per il 51% degli italiani, con un aumento del 23% rispetto al 2023) e il rischio di eventi naturali estremi (per il 37%, in crescita del 7%), incluso il caldo eccessivo in alcune località (62%). Le motivazioni economiche restano rilevanti per il 58% degli intervistati, e il 40% tiene conto del costo della vita nel paese di destinazione. La sicurezza personale è una priorità, con oltre il 40% del campione che teme il rischio di attentati terroristici o per la propria incolumità.

In generale, il 53% esprime preoccupazione per la possibilità di vivere una brutta esperienza in viaggio, il 61% teme di ammalarsi durante la vacanza, mentre il 60% (+7% rispetto al 2023) è preoccupato per la qualità delle strutture mediche locali. Altre preoccupazioni includono la paura di perdere qualcosa di importante o di essere derubati (58%), il rischio di dover cancellare la vacanza (55%) e il timore che la destinazione sia sovraffollata (54%).

Quanto si assicurano gli italiani?

Gli italiani comprendono l’importanza di tutelare il proprio viaggio, specialmente riguardo alla salute (72%), agli effetti personali (68%) e alla possibilità di annullamento (65%). Tuttavia, solo il 30% riferisce di aver acquistato una polizza per l’ultimo viaggio, un dato inferiore alla media europea (47%). Le motivazioni principali dietro questa tendenza sono tre: il costo, percepito come elevato dal 37% degli intervistati; il fatto che molti non pensano a comprare un’assicurazione prima di partire (circa il 35%); oppure la convinzione di non viaggiare abbastanza lontano o frequentemente.

Per quelli che scelgono di partire assicurati, i canali di acquisto preferiti rimangono le compagnie assicurative (27%) e le agenzie di viaggio (20%). Tra i criteri di selezione della compagnia a cui rivolgersi, prevalgono il costo (36%), la disponibilità di una vasta gamma di prodotti e soluzioni (15%) e la reputazione dell’azienda (13%).

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