La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove opportunità per anticipare il pensionamento grazie alla previdenza complementare
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una significativa novità per i lavoratori italiani: la possibilità di richiedere la pensione anticipata grazie alla previdenza complementare. Questa misura rappresenta un passo importante verso una maggiore flessibilità nel sistema previdenziale, offrendo nuove opportunità a chi ha investito nel proprio futuro attraverso forme di previdenza integrativa.
Le nuove regole per il pensionamento anticipato
A partire dal 1° gennaio 2025, i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica dal 1° gennaio 1996 (i cosiddetti “contributivi puri”) potranno accedere alla pensione anticipata a partire dai 64 anni di età, a condizione di aver maturato almeno 25 anni di contributi effettivi (che diventeranno 30 anni dal 2030).
Un elemento chiave di questa riforma è la possibilità di includere, su richiesta dell’assicurato, il valore teorico delle prestazioni di rendita della previdenza complementare nel calcolo dell’importo soglia mensile necessario per accedere alla pensione anticipata. Questo valore è determinato trasformando il montante effettivo accumulato in ciascuna forma di previdenza complementare con l’applicazione dei coefficienti di trasformazione vigenti al momento del pensionamento .
Per poter beneficiare di questa opzione, l’importo complessivo della pensione (somma della pensione pubblica e della rendita complementare) deve essere pari ad almeno:
- 3 volte l’assegno sociale per gli uomini;
- 2,8 volte l’assegno sociale per le donne con un figlio;
- 2,6 volte l’assegno sociale per le donne con due o più figli.
A partire dal 2030, la soglia minima di trattamento richiesta salirà a 3,2 volte l’assegno sociale per tutti.
È importante notare che la pensione anticipata ottenuta attraverso questa modalità non è cumulabile, fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia, con redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui .
L’importanza della previdenza complementare
La previdenza complementare si conferma uno strumento fondamentale per garantire una maggiore sicurezza economica durante la pensione. In un contesto demografico caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione e da un sistema pensionistico pubblico sotto pressione, investire in forme di previdenza integrativa diventa una scelta strategica per mantenere un tenore di vita adeguato anche dopo il termine dell’attività lavorativa.
Secondo i dati più recenti, l’adesione ai fondi pensione in Italia è in costante crescita, segno di una crescente consapevolezza tra i lavoratori sull’importanza di pianificare il proprio futuro previdenziale.
Come pianificare il proprio futuro pensionistico
Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla nuova normativa, è fondamentale adottare un approccio proattivo nella pianificazione della propria pensione. Le forme di previdenza complementare sono tenute a fornire, contestualmente alla domanda di pensione, una proiezione certificata attestante l’effettivo valore della rendita mensile, consentendo così una scelta consapevole da parte dell’assicurato .
La possibilità di anticipare il pensionamento grazie alla previdenza complementare rappresenta una svolta significativa nel panorama previdenziale italiano. Per cogliere appieno i vantaggi di questa misura, è essenziale informarsi e pianificare con attenzione il proprio percorso previdenziale.
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