Hai un piccolo capitale e vuoi farlo fruttare? Una buona soluzione può essere quella di investire in Borsa. Per diventare investitori non è necessario indossare delle bretelle alla Gordon Gekko o essere dei nerd della finanza.

Basta conoscere alcuni principi di base.

1.Gestione o Trading on Line? Cosa scegliere?

Rivolgersi a un servizio di gestione finanziaria è il modo più solido e sicuro per veder fruttare i propri risparmi e, allo stesso tempo, custodire il capitale di partenza.
Lasciarsi tentare dalle sirene del Trading on Line e provare a far da soli è, al contrario, decisamente sconsigliabile. Alla prova dei fatti, spesso, l’esperienza da trader solitario si rivela non solo perdente, ma persino controproducente. Le ragioni sono molte e vanno dall’inesperienza, all’emotività, fino all’oggettiva complessità del mercato finanziario.
La gestione finanziaria fatta da professionisti, invece, consente di muoversi in modo più prudente e redditizio.
Le parole chiave che rendono la gestione di un professionista vincente rispetto al fai-da-te, sono quattro: Parzialità, Progettualità, Previsione e Patrimonio.

Parzialità: quando ci si rivolge a un consulente, il tipo di investimento viene deciso sulla base della complessiva situazione patrimoniale del cliente e si stabilisce insieme quale parte percentuale del capitale totale investire. Salvo ulteriori e ponderate decisioni, la percentuale stabilita non si può sforare.

Progettualità: un consulente è in grado non solo di suggerire investimenti che possono dare profitto nell’immediato, ma di creare un portafoglio composito, fatto di più prodotti che daranno frutti diversificati nel tempo.

Previsione: la grande differenza tra un investitore fai-da-te e un professionista è che il primo valuta solo l’ipotesi di vincere e dimentica che, in borsa, purtroppo, si può anche perdere. Il professionista invece è perfettamente consapevole di questa eventualità e dunque la prevede, la previene, la evita o, quantomeno, la limita.

Patrimonio: prima di suggerire un investimento a un cliente, un buon consulente valuta la complessità del patrimonio dell’investitore: non considera solo i capitali liquidi, ma anche le case, le proprietà, gli eventuali mutui, le entrate e le spese fisse. Sulla base di tutti questi elementi, poi, individua un investimento calibrato e, per così dire, su misura.

Un buon modo per investire tenendo conto di tutti questi aspetti è quello di rivolgersi a un consulente assicurativo. La stipula di un’assicurazione permette, da un lato, di tutelare il capitale di partenza investito e gli interessi che frutta, dall’alto di farlo crescere con investimenti protetti che possono far fruttare la cifra investita e assicurare un avvenire sereno a te e ai tuoi cari. Il modo più prudente e redditizio di investire.

2.Che tipo di investitore sei?

Sei prudente o spericolato? Quando si parla di finanza e di borsa, la risposta non ha a che fare solo con la propria indole. Esistono dei profili di “propensione al rischio” molto precisi, i cui canoni sono stabiliti dalla direttiva europea MiFID (Markets in Financial Instruments Directive), uno strumento voluto dal Parlamento Europeo, che si pone l’obiettivo di tutelare gli investitori, mettendoli al riparo da investimenti sproporzionati rispetto alle loro capacità e conoscenze finanziarie.
In particolare, la direttiva MiFID, prevede che gli investitori siano suddivisi in 5 profili, dal più prudente (l’uno) al più ardito (il cinque). In nessun caso un consulente sarà autorizzato a offrire un investimento rischioso a un cliente prudente e viceversa. Le assicurazioni, nei tipi di investimenti che fanno, tengono conto della propensione al rischio dei loro clienti, e agiscono di conseguenza.

3.Su cosa investire?

Oggi è molto raro che un consulente proponga di investire su un solo prodotto. Per lo più vengono suggeriti dei portafogli al cui interno sono presenti più voci. In linea di massima è buona norma sapere che, storicamente, le obbligazioni sono le forme di investimento che mostrano meno volatilità; le azioni, d’altro canto, ne mostrano di più e ciò significa che possono generare maggiori guadagni, ma anche maggiori perdite. I futures, invece, sono soggetti a oscillazioni importanti e tendono a dare frutti positivi sì, ma in tempi piuttosto lunghi. I derivati, infine, sono prodotti considerati ad alto rischio, come fossero delle vere scommesse.

4.Che vantaggi offre la borsa rispetto ad altri investimenti come per esempio il mattone?

Chi desidera investire può essere portato a chiedersi se sia il caso di mettere i propri soldi nel mattone o in Borsa. La risposta è relativamente complessa e molto dipende dall’indole e dalla progettualità di vita di ognuno. Quello che si può dire però è che gli investimenti finanziari offrono alcuni vantaggi pratici che il mattone, invece, non può offrire. Il primo è la liquidità: nel caso in cui serva denaro contante, ritirare quel che si è investito è più semplice e veloce rispetto a vendere una casa. Inoltre, l’investimento in una casa comporta spese di acquisto e di manutenzione che invece non sono richieste dal mattone. Infine, occorre valutare il fatto che investire in una casa, nella stragrande maggioranza dei casi, significa puntare tutto o quasi il proprio capitale su un cavallo solo. Con gli investimenti finanziari, invece, si può diversificare e cambiare.

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