Dai segnali di ripresa in Italia alle incertezze globali: cosa ci dicono i primi sei mesi del 2025 sull’economia e su come muoversi con i propri risparmi
Il 2025 è iniziato con la speranza di un rientro alla normalità dopo anni di crisi energetica, inflazione elevata e instabilità geopolitica. Ma nei primi sei mesi dell’anno, l’economia mondiale si è caratterizzata per andamenti contrastanti: crescita lenta, instabilità politica e mercati in tensione. Per comprendere cosa è successo da gennaio a giugno, facciamo chiarezza su tre aree: Italia, Europa e mondo.
Italia: crescita contenuta nel primo semestre
Secondo l’Istat, tra gennaio e marzo 2025 il PIL italiano è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% su base annua. Questa performance è stata trainata dagli investimenti (+1,6%) e dall’export (+2,8%), mentre i consumi domestici sono aumentati solo dello 0,1%.
Nel periodo aprile–giugno, il PIL ha mostrato un’ulteriore crescita congiunturale dello 0,4%. Per l’intero primo semestre, il dato stimato si attesta sui medesimi +0,7% su base annua, con una variazione acquisita per l’anno intorno allo 0,5%.
Sul fronte dei prezzi, a maggio 2025 l’inflazione annua è scesa all’1,7% (era 1,9% in aprile), trainata dal calo dei prezzi energetici regolamentati e non. Il mercato del lavoro è stabile: ad aprile 2025, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%. Per quanto riguarda il commercio estero, nel primo trimestre 2025, l’export è cresciuto dello 0,8% su base annua e le importazioni del 4,3%. I dati più recenti per aprile potrebbero mostrare fluttuazioni, ma la dinamica del primo trimestre evidenzia una crescita dell’import superiore all’export.
Eurozona: modesta espansione sotto pressione
Nell’area euro, nel primo trimestre 2025 il PIL è salito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% su base annua. L’inflazione si stabilizza intorno al 1,9% a maggio 2025, grazie al calo dei prezzi energetici. La disoccupazione resta su livelli elevati rispetto ad altri mercati, attestandosi al 6,2% ad aprile 2025. Tuttavia, le tensioni geopolitiche e il rischio di nuovi dazi continuano a ridurre slancio e fiducia, rallentando la crescita già modesta.
Economia globale: il rallentamento più marcato degli ultimi decenni
La Banca Mondiale ha tagliato la sua stima di crescita globale per il 2025 a 2,3%, la più bassa da quasi vent’anni, e ha definito questo primo semestre “il più debole fuori da una recessione globale dal 2008”. Circa il 70% delle economie mondiali ha subito una revisione al ribasso. L’OCSE stima invece una crescita del 3,1% nel 2025 (dato di marzo 2025), in calo rispetto al 3,3% del 2024. I fattori principali? Crescita globale in rallentamento, barriere commerciali e incertezza normativa. Il conflitto in Medio Oriente ha generato volatilità nei prezzi del petrolio, ma le previsioni indicano valori medi per il Brent attorno ai 66 dollari al barile per il 2025, con un calo a 64 dollari a maggio 2025, in controtendenza rispetto a un aumento significativo.
Mercati e banche centrali: volatilità e prudenza
I primi sei mesi del 2025 sono stati segnati da forti oscillazioni sui mercati. In aprile, l’annuncio di nuovi dazi statunitensi ha provocato un crollo dei mercati azionari, seguito da rimbalzi quando sono emersi segnali di distensione.
Le banche centrali hanno adottato strategie differenti: la BCE ha ridotto i tassi di 0,25 punti base a giugno, mentre la Fed ha mantenuto i tassi elevati, in attesa di dati più rassicuranti sull’inflazione.
Cosa significa tutto questo per i risparmiatori?
In un contesto come questo, fatto di ripartenze parziali e nuove incertezze, la domanda è inevitabile: come proteggere i propri risparmi? La risposta non è una sola, ma ha un principio comune: non lasciare il denaro fermo. Investire oggi, con consapevolezza e diversificazione, significa prepararsi ad affrontare il futuro con maggiore serenità. Che si tratti di strumenti assicurativi collegati a investimenti, fondi bilanciati o piani di accumulo, è fondamentale affiancarsi a professionisti in grado di costruire una strategia su misura.
I primi sei mesi del 2025 confermano un quadro economico di transizione: crescita modesta, inflazione sotto controllo, ma forte incertezza globale. In questi contesti, una strategia di investimento consapevole e diversificata può fare la differenza. Proteggere i tuoi risparmi non è un gesto scontato, ma un atto di responsabilità verso il tuo domani.
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