Cambiamento climatico, gli effetti sulle assicurazioni

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Il cambiamento climatico sta avendo conseguenze profonde su tutto il sistema economico e finanziario, compreso il settore delle assicurazioni: è urgente invertire la rotta per non trovarci impreparati ad affrontare le sfide future

L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA): il cambiamento climatico sta accelerando, intensificando per l’Europa i pericoli derivanti dalle minacce ambientali. Secondo l’ultimo European Climate Risk Assessment, nel continente si sono già raggiunti livelli di criticità.
È importante sottolineare che le minacce legate agli eventi ambientali non si limitano al cambiamento climatico in sé, ma dipendono da una molteplicità di fattori, spesso non direttamente connessi al clima: un esempio è la gestione non sostenibile del territorio agricolo, delle risorse idriche o delle infrastrutture, che mette a repentaglio la biodiversità e rende più fragili interi ecosistemi.

Oltre a sconvolgere gli equilibri ambientali, il cambiamento climatico rappresenta una seria minaccia per la sicurezza alimentare e la salute pubblica. L’agricoltura dell’Europa meridionale è già oggi considerata ad alto rischio climatico, a causa della frequenza delle siccità, delle condizioni idriche precarie e allo stato delle infrastrutture. Anche in Italia la situazione è preoccupante: secondo Legambiente, da gennaio 2020 a maggio 2024 si sono verificati 81 eventi di siccità prolungata, con le regioni Lombardia, Piemonte e Sicilia tra le più colpite.
Dall’altro lato, anche il sistema sanitario pubblico è influenzato in molti modi dai cambiamenti climatici, sia direttamente che indirettamente.  Un esempio è il peggioramento dell’inquinamento atmosferico, che è già responsabile di centinaia di migliaia di morti premature in Europa ogni anno, o gli eventi meteorologici estremi che possono causare danni a infrastrutture e interrompere i servizi essenziali.

In questo scenario, le comunità che aderiscono a servizi di assistenza finanziaria e assicurativa per la protezione contro gli eventi catastrofali, possono beneficiare di un supporto concreto per la riparazione dei danni subiti e per il successivo rilancio economico. È possibile assicurare la casa o l’auto dai danni causati da eventi climatici avversi con polizze specifiche, mentre per l’imprese, da quest’anno è previsto l’obbligo di assicurazione contro le calamità naturali.

Ciò nonostante, anche il mercato assicurativo europeo stesso è esposto ai rischi derivanti dal cambiamento climatico: l’intensificarsi degli eventi estremi e i loro effetti comporta un aumento significativo dei premi assicurativi, aggravando le perdite economiche e la fragilità di famiglie, imprese e comunità già svantaggiate. L’impatto climatico sta aumentando rapidamente il rischio di inassicurabilità di intere aree geografiche o settori, in particolare nell’Europa Meridionale, dove le regioni costiere e quelle più esterne sono le zone più esposte, per i crescenti impatti del caldo e della siccità sulla produzione agricola, sul lavoro all’aperto, sul turismo estivo e sugli incendi. Ad esempio, la città di Sables-d’Olonne in Francia sulla costa altantica è stata valutata non più assicurabile dalle stesse compagnie dal primo gennaio 2024.

Ora, più in generale, il cambiamento climatico rappresenta un rischio per il sistema fiscale e finanziario europeo e per l’economia reale del continente, e trasferire l’impatto in termini economici che avrà sul settore privato a quello pubblico amplificherà gli impatti di questi cambiamenti sulla finanza pubblica. Si pensi che a livello nazionale, solo dal 2017 al 2022 eventi come alluvioni, siccità, incendi e ondate di caldo e di freddo hanno provocato danni per 42,8 miliardi di euro in Italia.
In assenza di adeguati investimenti e politiche di adattamento si può andare incontro nei prossimi anni a crisi finanziarie innescate dagli effetti del cambiamento climatico sui sistemi alimentari, sulla salute pubblica e sulle infrastrutture essenziali, in primis energetiche ed idriche.

A livello europeo, è urgente implementare un sistema finanziario e assicurativo solido per proteggere Stati e mercati dai pericoli del cambiamento climatico. Questo sistema deve incentivare l’adattamento a questa nuova realtà, promuovere pratiche sostenibili e mitigare l’impatto degli eventi estremi sempre più frequenti. Un primo passo fondamentale è facilitare l’accesso a polizze assicurative contro i danni catastrofali per privati ​​e aziende. Ciò permetterebbe di ridurre l’onere finanziario per le casse pubbliche, spesso gravate dai costi di ricostruzione post-catastrofe, e di incentivare la prevenzione dei danni. Le politiche europee, sia a livello UE che nazionale, dovrebbero promuovere un approccio precauzionale alla gestione del rischio, soprattutto per quelli con potenziali conseguenze più gravi.

Per affrontare al meglio le sfide poste dal cambiamento climatico, è fondamentale una maggiore consapevolezza ed educazione sui rischi finanziari ad esso associati. Questo permetterebbe a mercati e imprese di quantificare meglio le ricadute economiche e di conseguenza orientare gli investimenti in modo più oculato, riducendo la presenza in settori o aree ad alto rischio.

Le compagnie assicurative saranno attori chiave in questo scenario, sviluppando prodotti e servizi specifici per la protezione dagli eventi climatici avversi. In un paese come l’Italia, notoriamente sotto-assicurato, promuovere una maggiore copertura assicurativa permetterà di ridurre l’impatto finanziario delle catastrofi naturali sulle famiglie e sulle imprese. Inoltre, incoraggerà una maggiore resilienza socio-economica, preparando meglio il Paese ad affrontare gli eventi climatici estremi e le loro conseguenze. (Fonte: insurzine.com)

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