Il costo reale dei disastri naturali: prevenzione vs assicurazione

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La sfida tra prevenzione e assicurazione per affrontare i crescenti costi dei disastri naturali

Negli ultimi anni, i disastri naturali hanno avuto un impatto economico crescente, causando danni significativi a proprietà, infrastrutture e vite umane. Questa realtà solleva una domanda importante: è meglio investire nella prevenzione o stipulare un’assicurazione contro i danni causati dai disastri naturali? Analizziamo i costi e i benefici di entrambe le opzioni per aiutare cittadini e imprese a prendere decisioni informate.

L’impatto economico dei disastri naturali

Secondo il Global Assessment Report delle Nazioni Unite, le perdite economiche causate da disastri naturali ammontano a centinaia di miliardi di dollari ogni anno. In Italia, l’alluvione in Emilia-Romagna del 2023 ha evidenziato quanto devastanti possano essere questi eventi, con danni stimati in oltre 8 miliardi di euro. Anche nel 2024, l’Italia ha affrontato numerosi eventi catastrofali che hanno causato danni economici significativi. Nei primi nove mesi dell’anno, si sono registrati quasi 2.000 eventi climatici estremi, tra cui 212 tornado, 1.023 nubifragi e 664 grandinate. In particolare, la Lombardia è stata tra le regioni più colpite, con 42 episodi atmosferici avversi monitorati. Solo i temporali di settembre hanno provocato danni stimati in 88 milioni di euro, di cui 42 milioni a carico degli enti pubblici e il resto per i privati. A livello nazionale, i disastri naturali hanno comportato perdite economiche medie di 2,8 miliardi di euro all’anno a causa di frane e alluvioni. Questi dati evidenziano l’urgenza di adottare misure efficaci di prevenzione e di incrementare la diffusione di coperture assicurative adeguate per mitigare l’impatto economico dei disastri naturali, dato che gran parte di questi costi sono sostenuti dal governo e cittadini non assicurati.

Il ruolo della prevenzione

La prevenzione include misure come la costruzione di infrastrutture resilienti, la gestione del territorio e l’educazione delle comunità. Secondo la Banca Mondiale, ogni euro investito in prevenzione può risparmiare fino a 7 euro in costi post-disastro. Ad esempio, la costruzione di argini e sistemi di drenaggio avanzati può ridurre drasticamente il rischio di inondazioni in aree vulnerabili.

Tuttavia, gli investimenti preventivi richiedono una pianificazione a lungo termine e fondi considerevoli, spesso difficili da reperire per amministrazioni locali e governi centrali. Inoltre, non è sempre possibile eliminare completamente il rischio, come nel caso di terremoti imprevedibili.

L’assicurazione come strumento di mitigazione

Le polizze assicurative per danni catastrofali rappresentano una soluzione complementare. A fronte di un premio annuale, i cittadini possono proteggere il valore della loro proprietà e ricevere supporto finanziario immediato dopo un evento disastroso. In Italia, però, solo una percentuale ridotta di proprietà è coperta da assicurazioni contro disastri naturali. Questa situazione è dovuta a una combinazione di costi percepiti come elevati e scarsa consapevolezza del rischio.

Un esempio virtuoso è il sistema assicurativo giapponese, dove polizze obbligatorie e sovvenzioni governative garantiscono una copertura quasi universale contro i terremoti. Questo approccio ha dimostrato di essere efficace nel supportare la ricostruzione rapida e nel ridurre l’onere economico per lo Stato.

Anche se la prevenzione e l’assicurazione possono sembrare alternative, le due strategie sono complementari. Investire in prevenzione riduce il rischio e, di conseguenza, i costi delle polizze assicurative, mentre avere un’assicurazione garantisce una rete di sicurezza per gli eventi non prevedibili. Ad esempio, Paesi come i Paesi Bassi hanno combinato massicci investimenti in infrastrutture idriche con un sistema assicurativo ben strutturato, minimizzando sia i danni economici che i tempi di recupero.

La scelta tra prevenzione e assicurazione non dovrebbe essere vista come un aut-aut. Cittadini, aziende e governi devono considerare entrambi gli approcci per costruire una resilienza efficace. In un contesto di cambiamenti climatici e urbanizzazione crescente, una combinazione di misure preventive e strumenti assicurativi è fondamentale per mitigare i costi economici e sociali dei disastri naturali.

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